sabato 12 gennaio 2008

Rimedi naturali L'ipertrofia prostatica benigna

L'ipertrofia prostatica benigna è un ingrossamento della prostata piuttosto comune negli uomini dai 50 anni in su. Le cause di questo disturbo non sono precise, ma di sicuro sono legate soprattutto all'andropausa e ai cambiamenti ormonali legati a questa stagione della vita maschile.

La sua incidenza è piuttosto alta. E' presente in quasi il 50% degli uomini che hanno superato i 50 anni di età e nel 75% degli uomini che hanno superato gli 80 anni.

Le dimensioni della prostata delle persone che soffrono di questo disturbo possono superare anche di tre volte le dimensioni normali.

L'aumento del volume provoca un restringimento dell'uretere, il canale attraverso il quale viene espulsa l'urina proveniente dalla vescica. Naturalmente questo può provocare danni all'apparato genitourinario con conseguenze variabili a seconda dello stadio del problema.

Il primo sintomo dell'ipertrofia prostatica è la difficoltà a urinare che deriva dalla compressione dell'uretere. La minzione diventa intermittente e molto debole. Questo ha delle ripercussioni anche sulla vescica che è sottoposta a maggiore stress e perde efficienza. L'urina tende a ristagnare creando le premesse per eventuali infezioni o per la formazione di calcoli

Scheda Serenoa repens
Famiglia: Palmeae.

Habitat: originaria degli Stati Uniti meridionali, al limitare delle foreste di pini e sulle dune semisabbiose dalla Carolina alla Florida, in posizioni soleggiate.

Parte usata: il frutto.

Preparazioni farmaceutiche consigliate: estratto lipidico contenente dall'85 al 95% di acidi grassi. La sua dose giornaliera va da 2,5 a 4,5 mg. per kg di peso corporeo, in una o due somministrazioni, preferibilmente subito dopo i pasti.

Composizione chimica: è una pianta ricchissima di acidi grassi a catena media, sia saturi sia insaturi, per 2/3 in forma libera e per 1/3 in forma di esteri etilici. Vi sono anche parecchi fitosteroli.

Indicazioni principali: ipertrofia prostatica benigna.


Azione prevalente: antiprostatica.


Altre azioni: ostacola la caduta dei capelli.

Effetti collaterali: in alcuni casi può provocare moderati disturbi di stomaco, talvolta con senso di nausea. Rarissime sono le reazioni allergiche, essenzialmente di tipo cutaneo.

Controindicazioni: nessuna degna di nota.

Interazioni farmacologiche: non note.

Dati tossicologici: la dose letale per bocca nel ratto e nella cavia è superiore a 10 g. per kg di peso corporeo. Dosi di 5 g. per kg. di peso nel cane non hanno dato luogo a nessun effetto tossico. Dosi 40 e 80 volte maggiori di quelle terapeutiche date per 6 mesi a cani e a ratti non hanno provocato evidenti effetti collaterali né hanno causato alterazioni significative negli esami del sangue. E’ importante sottolineare il fatto che l’estratto di serenoa non sembra capace di ridurre l’attività sessuale. Non sono disponibili dati di tossicità per il feto.

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